Pressoterapia per circolazione: facciamo chiarezza
Diverse persone ci chiedono informazioni e consigli sulla pressoterapia per la circolazione.
Questo è un argomento molto interessante e anche delicato da trattare, soprattutto perché in giro si possono trovare informazioni troppo generaliste e addirittura fuorvianti.
Vediamo, quindi, cos’è la pressoterapia, come funziona e se può essere utile per migliorare la circolazione.
Iniziamo dalle basi: cos’è la pressoterapia?
Si tratta di un trattamento che ha lo scopo di migliorare la funzione del sistema circolatorio e linfatico, attraverso l’utilizzo di uno specifico macchinario che va ad effettuare una pressione sulle zone da trattare.
Si tratta, principalmente degli arti inferiori e superiori, anche se è possibile agire a livello addominale, sul basso ventre e sulla schiena.
Diciamo, comunque, che i trattamenti di pressoterapia dedicati alle gambe sono quelli più praticati e richiesti.
Ti stai chiedendo perché?
Perché gambe e braccia sono parti del corpo periferiche, dove la circolazione del sangue è più problematica e ha quindi bisogno di un aiuto per funzionare meglio.
A cosa serve la pressoterapia per le gambe?
Tutto parte dall’idea che nel nostro corpo ci sono due diversi sistemi, quello circolatorio che interessa il fluire del sangue e quello linfatico che riguarda il fluire delle linfe, come abbiamo spiegato in questo articolo.
Naturalmente, i due sistemi sono correlati, e spesso con il termine “circolazione” intendiamo entrambi, ma soprattutto quello linfatico che, quando non funziona dovere, è responsabile di problemi quali la cellulite, la ritenzione idrica, l’accumulo di peso sulle cosce e sulle gambe e, in generale, anche di problemi quali il linfedema agli arti inferiori.
Chiariamo che il linfedema è un ristagno di linfa che può verificarsi in diversi distretti dell’organismo e che è la manifestazione di un blocco oppure di una compromissione del sistema linfatico.
Il linfedema si manifesta con gonfiore, solitamente alle gambe o alle braccia, ma anche con dolore, prurito, tensione della pelle, alterazione della cromia del derma e fatica a muovere l’arto interessato.
Le cause possono essere delle anomalie nel sistema linfatico, dovute a vari fattori, quali ad esempio la sedentarietà, così come il grande caldo e le condizioni di postura errata, che portano le linfe a ristagnare e non permettono la disintossicazione dalle tossine, che si accumulano in un certo punto delle gambe.
Ci sono quindi i linfedemi secondari, che possono derivare da patologie anche gravi, come ad esempio il diabete, la rimozione chirurgica dei linfonodi oppure la cellulite batterica.
Abbiamo dato spazio a questo argomento, per capire che la pressoterapia per la circolazione è un trattamento che può aiutare a risolvere sia il linfedema, che in generale i ristagni di liquidi negli arti superiori e inferiori.
Come funziona la pressoterapia per circolazione?
Come accennato, l’operatore utilizza uno specifico apparecchio elettronico che è collegato a delle specie di cuscini tubolari, che vengono applicati attorno all’area da trattare.
Questi sistemi funzionano attraverso dei getti d’aria, che vanno ad esercitare una pressione specifica sulle zone da trattare.
Succede, in sostanza, quello che manualmente viene fatto dall’operatore che esegue un massaggio linfodrenante, ovvero la pressione va a riattivare il sistema circolatorio e linfatico che si è bloccato in un certo punto del corpo.
Per sua natura, come visto, il sistema circolatorio può bloccarsi soprattutto sulle aree periferiche del corpo, quindi gambe e le braccia, per cui è normale che la pressoterapia per la circolazione venga eseguita proprio in queste aree.
In che modo?
Il massaggio effettuato attraverso la pressoterapia va sostanzialmente a sbloccare eventuali situazioni di ristagno delle linfe e questo è indispensabile per permettere ai liquidi di ricominciare a circolare liberamente nell’organismo.
Ricordiamo che il sistema linfatico è importantissimo per il benessere generale, anche perché svolge una funzione di “vettore” delle sostanze di scarto.
Liberare il sistema linfatico, significa quindi depurare l’organismo, situazione che si manifesta con gambe e braccia che si sgonfiano e un grande senso di sollievo immediatamente percepito
Chi soffre di insufficienza venosa può fare la pressoterapia?
L’insufficienza venosa è una patologia che è causata dalla difficoltà del sangue nella tornare dalle vene periferiche delle gambe al cuore.
In sostanza, il sangue fa fatica a tornare cuore e questa condizione può acuirsi nel periodo estivo e con le alte temperature, quando le gambe diventano doloranti, gonfie e sempre affaticate.
Posto che la pressoterapia per la circolazione è un trattamento che va ad aiutare il sistema circolatorio a funzionare meglio, grazie specifici passaggi effettuati da un macchinario nelle parti periferiche del corpo, quindi braccia e gambe, non ci sono controindicazioni in questo senso per chi soffre di insufficienza venosa.
È, comunque, importantissimo che chi soffre di insufficienza venosa racconti in modo dettagliato la propria condizione all’operatore, magari accompagnandola con dei referti medici, così che possa capire l’intensità del problema e valutare al meglio il trattamento da effettuare.
Chi ha capillari può fare la pressoterapia?
Diverse persone ci chiedono se è chi ha capillari può fare la pressoterapia.
Spieghiamo meglio: con questa domanda si intendono i capillari fragili, ovvero la tendenza dei capillari a rompersi, che si manifesta con delle aree rosse visibili a occhio nudo sulla pelle.
Sostanzialmente non ci sono problemi a fare la pressoterapia anche in presenza di capillari fragili, però è importantissimo – anche in questo caso – raccontare la propria condizione all’operatore, che andrà a settare il macchinario nel modo più attento e utile possibile.
Quanti trattamenti di pressoterapia per la circolazione bisogna fare?
Diciamo che il minimo di sedute di pressoterapia consigliato è otto, affinché cominci a mostrare i suoi risultati. Di base, c’è una fase iniziale in cui è importante sottoporsi alle sedute almeno un paio di volte per settimana, fino a raggiungere le 8-10 sedute complessive.
Una volta terminata questa “fase d’urto”, è possibile attivare la cosiddetta fase di mantenimento, con una seduta a settimana.
Ricordiamo che la pressoterapia è un trattamento naturale e che ha l’obiettivo di aiutare il corpo a ritrovare la sua naturale capacità di autoguarigione.
Per questo gli operatori possono ritenere utile la sospensione dei trattamenti per un certo periodo, così da concedere al corpo la possibilità di riattivare le sue funzioni in modo autonomo, presupposto indispensabile per risolvere in modo efficace e olistico i problemi di circolazione.
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