Nel silenzio la voce dei 5 sensi
Anche se può sembrare un controsenso, la tecnica del silenzio prevede una comunicazione.
Come? Potresti pensare…ma nel silenzio non si comunica! Si sta zitti!
Scomodiamo il I° assioma della comunicazione definito dallo psicologo Paul Watzlawick, secondo cui “non è possibile non comunicare”.
Ogni singolo comportamento che l’essere umano fa, trasmette un messaggio, che si tratti di fare qualcosa o di non farlo, che si tratti di dire delle parole o di restare in silenzio.
Se ci pensiamo bene, il silenzio è una parte integrante della comunicazione, che può essere letto come la fase di ascolto, ma anche come la fase di riflessione.
Questo succede nella comunicazione fra persone, ma la tecnica del silenzio attiva quella che è la comunicazione interna, ovvero quella che nasce con la nostra parte più profonda.
Oggi vediamo come questa tecnica sia estremamente legata ai cinque sensi: udito, vista, gusto, olfatto e tatto.
Apparentemente, i sensi chiedono un’azione legata alle parole, soprattutto per quanto concerne l’udito, ma è molto interessante scoprire che il silenzio come tecnica può essere approfondito in modo originale ed efficace attraverso il filtro dei nostri sensi.
Sappiamo che il silenzio è uno spazio sacro, in cui abbiamo la possibilità che il diritto di rifugiarci ogni volta che vogliamo metterci in contatto con il nostro sé interiore.
Possiamo farlo senza stimoli, ovvero cercando un posto quieto dove possiamo stare in pace e raccoglierci in silenzio, ma è vero anche il contrario, perché possiamo cercare il silenzio e ciò che sa regalarci anche attraverso esperienze sensoriali.
La tecnica del silenzio e i 5 sensi: iniziamo dall’ascolto
L’udito collegato al silenzio può sembrare un rapporto dai tratti ‘litigiosi’:).
Eppure, la pratica di ascoltare può essere molto utile sia per attivare il silenzio, che per rafforzare il tempo che usiamo per dialogare con noi stessi.
Questo vale, soprattutto, se siamo all’inizio della scoperta della tecnica del silenzio, oppure se stare in una situazione dove gli stimoli esterni sono assenti ci rende inquieti, smarriti, o addirittura ci spaventa.
La parola chiave, in questo caso è la musica.
Ogni cosa che ci circonda emette dei suoni, alcuni sono molto forti e assumono la natura di rumori, mentre altri sono lievi, quasi dei sussurri che riusciamo a sentire a malapena.
Il primo di questi suoni è il nostro respiro, un amico e un alleato per aiutarci a vivere la tecnica del silenzio nel migliore dei modi, con serenità e pace interiore.
Il silenzio e la respirazione
Respirare in modo profondo mentre pratichiamo la tecnica del silenzio ci aiuta sia a ossigenare il corpo, che a rendere la mente più lucida e il sistema nervoso più rilassato.
Sì, il respiro un suono, lieve, e che possiamo intendere come un compagno che è al nostro fianco e ci aiuta a vivere i momenti di silenzio esplorativo.
Altri suoni musicali che possono conciliare l’immersione nel silenzio sono quelli naturali, come ad esempio la pioggia che scende, il fruscio delle foglie in un bosco, il ronzio degli insetti (basta che non si tratti di mosche o di zanzare moleste :))
È possibile usare la musica per immergersi in silenzio?
La risposta è sì, nulla vieta di aiutarsi con della musica, ovvero con delle composizioni musicali, per riuscire ad attivare il silenzio, magari entrando in modo più semplice nello stato di dialogo con noi stessi.
Un’accortezza: è importante che la musica non sia disturbante, mai troppo alta, e che le parole non vadano a deviare quello che è il naturale dialogo interiore che stiamo attivando con noi stessi.
La scoperta del silenzio attraverso il gusto, la vista, il tatto e l’olfatto
Possiamo scoprire il piacere e il valore del silenzio anche attraverso gli altri quattro sensi, ovvero il gusto, la vista, il tatto e l’olfatto.
Ciò che conta, è che l’approccio con ciò che vediamo, assaggiamo, annusiamo e proviamo, sia propedeutico al silenzio e non vada a sovrastare la possibilità di aprire un dialogo con la nostra voce interiore.
L’approccio sensoriale può, infatti, essere un “la” ovvero un qualcosa che ci aiuta sia ad attivare silenzio, che ad immergerci in modo più piacevole in questo stato.
Il silenzio e il gusto
Per quanto riguarda il gusto, possiamo fare degli esperimenti molto piacevoli, come ad esempio mangiare un pezzettino di cioccolato, meglio se crudo e di alta qualità.
Possiamo metterlo in bocca, lasciare che si sciolga, e permettere che l’effetto fisico che attiva in noi ci rilassi e attivi anche quel buonumore che ci fa entrare nel silenzio in modo più piacevole.
Il silenzio e l’olfatto
Per quanto riguarda l’olfatto, vale lo stesso: possiamo ad esempio accendere una candela profumata, oppure un incenso, magari avvicinarci a un fiore e annusare il suo profumo naturale.
Queste azioni sensoriali sono utili per rasserenare la mente, sedare eventuali stati emotivi difficili e predisporre tutto il nostro essere ad immergerci in uno stato di quiete.
Il silenzio e la vista
Anche la vista può diventare un senso molto importante per attivare la tecnica del silenzio, ciò che conta è che il soggetto che andiamo a visualizzare sia qualcosa di piacevole, di rilassante, come può essere ad esempio un paesaggio naturale o un’immagine che ci ispira serenità.
Il silenzio e il tatto
Diverso è il discorso del tatto, un senso estremamente potente, che può aiutarci a immergerci nella tecnica del silenzio grazie alla stimolazione di certi oggetti, che possono essere superfici, oppure tessuti.
Ricordiamoci che possiamo attivare silenzio in qualsiasi momento della nostra vita, quando ne sentiamo il bisogno o quando ne proviamo il desiderio.
Come provare la tecnica del silenzio
Un esempio inaspettato di come applicare la tecnica del silenzio nella vita quotidiana può essere questo: prova a preparare del pane o delle focacce fatte in casa e concediti di vivere questa pratica associandola a silenzio.
Ascolta il suono delle tue mani impastano gli ingredienti, annusa il profumo delle farine integrali e dell’olio, immergi le dita nella soffice pasta e percepisci la sua morbidezza, guarda la bellezza dell’impasto, la sua forma così strana che diventerà un buon cibo pronto a nutrirti.
Fai tutto in silenzio, presta attenzione a ogni gesto, goditi il rapporto con i sensi e intendilo come una porta sensoriale che ti permette di rilassare il corpo e rasserenare la mente.
Anche questo è silenzio ed esistono molti altri gesti e molte altre azioni che puoi attivare ogni giorno unendo il piacere della scoperta del silenzio agli straordinari effetti della riflessione sensoriale.
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