Apri le porte della percezione

Porte della percezione

Ci sono alcune persone che, più di altre, riescono a vedere, sentire, osservare e comprendere il mondo in tutta la sua complessità.
Molto spesso, ci rendiamo conto che alcuni di noi hanno qualcosa in più, una sorta di intuito, di connessione col mondo, con l’universo.
Come se fossero perfettamente in armonia con ciò che li circonda. In grado di vedere e prevedere cose che noi nemmeno riusciamo ad immaginare.
Soggetti ricchi di creatività, ricolmi di intelligenza e perspicacia, evidentemente sopra la media. Dotati di una serenità unica e di un’energia interiore straordinaria.

Ciò che contraddistingue queste persone è la loro capacità di vivere e controllare un “nuovo stadio della percezione”. Una proprietà che, nelle discipline Yogiche, viene definita “Il Terzo occhio”. Una potenzialità che secondo Deepak Chopra – noto scrittore e medico indiano – è possibile sbloccare, una volta entrati nel cosiddetto “regno non-locale”.

L’origine di questa “visione universale” è avvolta nel mistero.
Qualcuno riesce ad avvalersene in modo naturale, quasi come fosse un’abilità innata.
Altri, nonostante svariati tentativi, non sono mai riusciti a raggiungerla.
Noi, grazie al Silenzio, abbiamo trovato il modo per conquistarla, tramite un percorso, unico ed esclusivo, in grado di “aprire le porte alla percezione”.

Il Silenzio, può donarti una nuova visione del mondo e innumerevoli potenzialità percettive.
Scopri di cosa stiamo parlando, all’interno di questo articolo.

Il regno non locale

apri gli occhi alle porte della percezione

Per comprendere questa nuova visione della percezione, dobbiamo comprendere realmente il mondo che ci circonda.

La maggior parte di noi ha una visione troppo ristretta della vita, di ciò che ci circonda e di ciò che ci succede. Non perché siamo “ignoranti” o perché ci mancano le capacità per fare ciò… semplicemente, in quanto esseri umani, siamo portati ad essere eccessivamente scettici e spaventati da cose invisibili ed impossibili da toccare e controllare.

Il regno non-locale, rientra proprio tra quelle cose impossibili da misurare, da vedere, da ascoltare… qualcosa di impercettibile che, nonostante tutto, ogni giorno ci dà innumerevoli prove della sua esistenza.
Le coincidenze, le emozioni, le sensazioni, le previsioni, i legami, la sinergia. In realtà, è tutto estremamente collegato da un sottile filo rosso che lega tutto e tutti all’interno di un’intricata matassa chiamata: Universo.

Anche tu hai sicuramente fatto esperienza di questi legami, ma li hai erroneamente associati ad un qualcosa di incontrollabile e casuale, come il destino o le fatalità
E se invece, tutto questo, potesse essere compreso e plasmato in modo consapevole e volontario?

Esempi pratici per capirne di più

Per capire quanto effettivamente sia tutto collegato all’interno del nostro mondo e del nostro universo, può essere alquanto rivelatorio partire da alcuni esempi.

Iniziando da quei “modi di dire”, al limite della “leggenda metropolitana”, tanto vecchi, quanto reali. Come ad esempio:
“Se ti fischiano le orecchie, qualcuno sta parlando di te”
“Se sogni qualcuno, quella persona ti sta pensando o sognando”
Ti sei mai chiesto perché siano nate queste tipo di frasi?

Possiamo passare, quindi, a legami talmente forti da mettere in comunicazione, quasi a livello telepatico, alcune persone.
Svariate narrazioni, raccontano di madri che hanno avvertito una forte sensazione di paura ed irrequietezza improvvise, svegliandosi di soprassalto, nel cuore della notte.
Una sensazione inspiegabile, senza un’effettiva origine reale.
In realtà, nel corso di quelle notti, molte di queste madri hanno percepito qualcosa che era successo realmente a diversi chilometri di distanza. Un incidente stradale o un episodio molto pericoloso vissuto dai propri figli che, in alcuni casi, è costato loro la vita.

Le porte della percezione nel mondo animale

Anche il mondo animale è ricco di dimostrazioni inspiegabili di questa perfetta connessione tra organismi.
Ad esempio, come fanno stormi composti da centinaia di uccelli, a muoversi in modo perfetto e sinuoso, volando e cambiando direzione simultaneamente in una frazione di secondo?
Così come quegli enormi banchi di pesci che, per mettere in atto un meccanismo di auto-difesa, riescono a nuotare all’unisono, creando un’enorme massa luccicante, in grado di spaventare i grossi predatori.
Come fanno a muoversi in modo così perfetto e privo di sbavature?
Dal punto di vista scientifico, è stato impossibile riuscire a dare una spiegazione razionale. Non esiste comunicazione, né tantomeno, una coreografia studiata. Sono gruppi di organismi che si organizzano, senza che ci sia un leader a guidare i loro movimenti. È una coreografia naturale, come se tutti quei piccoli animali – durante il volo o immersi nelle acque del mare – avessero una coscienza collettiva. Come tanti piccoli corpi che si muovono, seguendo la volontà di una grande mente comune. Un grande cervello, in grado di controllare il movimento e la funzione di tanti piccoli elementi individuali.

Il legame cane-padrone

Anche tra cani e padroni c’è una sorta di legame extra-sensoriale. Diversi studi hanno testimoniato che i nostri amici a 4 zampe riescono a percepire lo stato d’animo del padrone, adattando il proprio comportamento, di conseguenza. Diventano più coccoloni quando siamo tristi o giocherelloni, quando siamo attivi e felici.

Lo stesso meccanismo che permette loro di sapere in anticipo e senza alcun tipo di segnale, il momento esatto in cui il padrone sta tornando a casa. Svariati filmati hanno immortalato centinaia di episodi di cani che si posizionavano davanti alla porta di casa, pochi minuti prima del ritorno del padrone (indipendentemente dall’orario e da ciò che era successo nel corso della giornata).

I globuli bianchi

Ultimo esempio, ed è forse il più ambiguo, riguarda la reazione dei globuli bianchi all’interno del sangue in seguito a una trasfusione. In sostanza, l’esperimento consisteva nel prelevare del sangue ed osservare il comportamento dei globuli bianchi, in base alle azioni svolte dall’ormai ex proprietario del sangue. Il risultato, fu che i globuli bianchi, raggiungevano uno stato di attivazione particolare (tipico della cicatrizzazione) quando il soggetto interessato si tagliava. Quindi, questi, reagivano ancora come se fossero all’interno del corpo umano, ma di fatto erano all’esterno e privi di qualsiasi effettivo collegamento.

Il segreto per aprire le porte della percezione è nel silenzio

Come abbiamo detto, per molti entrare in questo “regno non-locale” è stato qualcosa di assolutamente innato. Ma non per tutti è così semplice.
Spesso siamo troppo distratti, presi da mille pensieri, dallo stress quotidiano e dalle preoccupazioni. Questi elementi ci impediscono di entrare in contatto profondo con il nostro essere interiore e con il mondo circostante.
Per fortuna, c’è una via d’accesso che tutti possono percorrere: il silenzio.

Il silenzio non è solo assenza di rumore. È molto di più. È uno stato in cui si spegne il dialogo interno e ci si immerge in una profonda connessione con sé stessi. Nel silenzio troviamo la calma necessaria per esplorare il nostro potenziale interiore.

Secondo gli antichi testi e gli insegnamenti yogici, è solo quando la nostra mente smette di essere “rumorosa” che possiamo vedere oltre i limiti della percezione ordinaria. È come un velo che si solleva, rivelando l’essenza reale del mondo.

Come praticare il silenzio

Per raggiungere il silenzio interiore, non serve necessariamente andare in luoghi remoti o isolarsi completamente. Esistono alcune pratiche semplici e accessibili:

  1. Meditazione quotidiana: Prenditi 10-15 minuti al giorno per chiudere gli occhi, concentrarti sul respiro e lasciar andare ogni pensiero.
  2. Riduzione dello stimolo sensoriale: Spegni i dispositivi elettronici, evita di essere continuamente bombardato da immagini e suoni.
  3. Passeggiate nella natura: Immergiti in un ambiente naturale, lontano dal caos urbano, e osserva il mondo intorno a te senza giudizio o distrazione.
  4. Scrittura riflessiva: Metti per iscritto i tuoi pensieri più profondi per liberare la mente e far spazio al silenzio.
  5. Pratiche di mindfulness: Sii completamente presente in ogni azione, che si tratti di mangiare, camminare o semplicemente ascoltare il tuo respiro.

Questi piccoli passi ti aiuteranno ad entrare in uno stato di silenzio interiore, che è il primo accesso al regno non-locale.

Benefici di una percezione ampliata

Aprire le porte alla percezione non è solo un’esperienza spirituale o mistica. Ha anche enormi benefici pratici nella vita quotidiana:

  • Maggiore intuizione: La capacità di prendere decisioni più rapide e corrette basandoti su una profonda comprensione della situazione.
  • Creatività potenziata: Una mente in grado di percepire nuove connessioni può creare soluzioni innovative.
  • Benessere emotivo: La connessione con il mondo e con sé stessi genera una profonda pace interiore.
  • Relazioni più profonde: Comprendere meglio le emozioni e i bisogni degli altri rafforza i legami interpersonali.

Conclusione: un viaggio dentro e fuori di te

le porte della percezione

Il viaggio verso un nuovo stadio di percezione non è qualcosa di riservato a pochi eletti. È un percorso aperto a chiunque sia disposto a esplorare il proprio mondo interiore e a lasciarsi alle spalle le limitazioni della percezione ordinaria.
Nel silenzio si nascondono risposte che non avremmo mai pensato di cercare, e nella connessione con l’universo troviamo una nuova forza.

Non aspettare che sia il caso a mostrarti la strada. Inizia tu, ora, a percepire il mondo con occhi nuovi.

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