Le grandi intuizioni: potenzia il tuo dono sacro

L’intuito è un dono sacro, che tante volte ci dimentichiamo di possedere, soprattutto quando la frenesia della vita moderna ci porta a fare scelte frettolose e poco meditate.

Non è colpa di nessuno, ma tutti possiamo recuperare il nostro legame con l’intuito e cominciare a intenderlo come un’immensa risorsa per la nostra vita.

In questo articolo vediamo cos’è l’intuito, come ascoltarlo, cosa significa aprirsi ad esso e qual è il canale che ci permette di ascoltarlo e attivarlo, ovvero il silenzio.

Cos’è l’intuito?

Spesso si definisce l’intuito come la capacità di conoscere, o addirittura sapere, qualche cosa senza che a monte vi sia un ragionamento logico. 

Sentiamo che quella cosa “è così” e spesso facciamo fatica a spiegare come mai lo pensiamo, ovvero a definirne le ragioni.

Per comprendere l’intuito è importante fare un salto dal mondo logico e spostarci verso un mondo più interiore, dove la comunicazione si concentra verso la nostra parte profonda piuttosto che verso l’esterno.

In famiglia raramente ci spiegano cos’è l’intuito e come coltivarlo e lo stesso avviene a scuola, ma nel momento in cui capiamo di possederlo, e soprattutto gli diamo ascolto, possiamo riconoscere di avere al nostro fianco un’importante risorsa per fare le scelte giuste nella vita.

Perché l’intuito è una voce che è sempre presente, che ci consiglia in modo sottile su qualcosa, sia essa una scelta, una persona, un evento o anche una vera e propria decisione da prendere.

Quante volte abbiamo sentito dire “ha seguito il suo intuito”, oppure ci riscopriamo a dire o pensare “sento che è meglio così”…

Magari non ci sono ragioni logiche o razionali dietro tutto questo, ma nel momento in cui intendiamo l’intuito come una voce che ci aiuta a muovere i passi di vita, ci apriamo anche a nuovi modi per affrontare le cose, perché abbiamo a disposizione una bussola interiore, che ci guida e che abbiamo a disposizione in ogni momento della giornata.

Intuizione o logica?

Molte persone ci chiedono se è meglio affidarsi all’intuito oppure alla logica e questa è una domanda molto interessante.

Se, ad esempio, ti trovi a dover prendere una decisione importante al lavoro, è meglio affidarti alle sensazioni che provi, oppure una serie di ragionamenti logici?

Probabilmente, la risposta è che non è bene abbandonare completamente la parte razionale, perché è quella che ci permette di analizzare e anche strutturare il nostro intento.

Al contempo, però, è bene evitare di chiudersi in confini rigidi, che impediscono di contemplare anche uno sguardo diverso, dove l’intuito può giocare un importante ruolo decisionale.

Qui entra in gioco il silenzio, che è l’unico posto ed è l’unico canale che permette di sviluppare l’intuito, e di cominciare, quindi, a prendere decisioni che non sono dettate solamente da raziocinio, bensì definite anche da quella che è la nostra parte più profonda, legata al cuore.

Intuito e silenzio: prova a fare questo esercizio

“Intuire” qualcosa significa guardarci dentro, e questa è la volontà di andare più a fondo, per capire se una determinata scelta è positiva per noi stessi e per il nostro futuro.

Solitamente, l’intuizione si divide in tre tipi, la conoscenza implicita, la sensibilità energetica e l’intuizione non localizzata. 

La conoscenza implicita è tutto ciò che abbiamo appreso attraverso esperienze passate.  Siccome quando viviamo nuove esperienze la nostra mente lavora per similitudine, va riproporre le esperienze passate in modo automatico e questa è proprio la conoscenza implicita. 

Giusto per fare un esempio semplice, sì stiamo cercando parcheggio in un luogo affollato, e abbiamo già avuto esperienze di questo tipo, la nostra mente va a riportarcele, le fa riemergere e ci consiglia come comportarci,

Può essere il suggerimento inconscio di trovare un parcheggio meno affollato, o di aspettare in un certo angolo, perché sappiamo che così sarà più facile trovare un posto libero…

La sensibilità energetica è, invece, la capacità che abbiamo di rilevare segnali energetici esterni, ad esempio se entriamo in una stanza dove qualcuno ha appena discusso e percepiamo un senso di tensione.

L’intuizione non localizzata, invece, è quella sensazione che stia accadendo qualcosa o che accadrà qualcosa in futuro, anche se non abbiamo le prove materiali.  Può succedere, ad esempio, con la sensazione che se non facciamo una certa cosa il nostro lavoro può peggiorare, o anche migliorare.

In tutti questi casi, il canale che veicola l’informazione è il silenzio, che ci permette di ascoltare il nostro intuito e di capire tutte quelle sensazioni fisiche che si presentano all’improvviso e che dell’intuito sono chiare manifestazioni.

Grandi intuizioni, ascoltare le proprie emozioni

grandi intuizioni

Può trattarsi della pelle d’oca, di un groppo alla gola, di un senso di vuoto, e di molte altre manifestazioni fisiche che, solo nel momento in cui ci apriamo il silenzio, ci permettono di entrare in connessione con la nostra parte più profonda e di lasciare che l’intuito possa emergere, aiutandoci a cogliere la soluzione che ci sta suggerendo.

Ecco, quindi, un piccolo esercizio che possiamo fare tutti quando dobbiamo prendere una decisione e magari ci sentiamo incerti. 

Pensiamo a un certo scenario e immaginiamo noi stessi dopo che abbiamo fatto una certa scelta. Poi chiediamoci: come risponde il nostro corpo?  È energeticamente brillante, oppure c’è una sensazione di fastidio e di disagio che lo pervade?

Immaginiamoci, ad esempio, dopo avere detto di sì a una proposta di lavoro. Come vediamo il nostro corpo? Scattante perché si trova bene e ama il lavoro che sta facendo? Oppure curvo e oppresso, perché l’ambiente è troppo competitivo?

Questo è solo un esempio, ma riconoscere queste manifestazioni è utilissimo, perché ce le sta suggerendo la nostra parte più profonda, quella dell’intuito, che ci può suggerire di essere sulla via giusta, oppure di cercare un’alternativa alla scelta che abbiamo in mente.

Ci si può fidare sempre dell’intuito?

Grandi intuizioni

Come accennato, l’intuito è parte del nostro essere più vero e autentico, è una voce che non mente perché arrivata da dentro e che ci suggerisce quello che il corpo, la mente e la nostra parte emozionale desiderano.

La risposta, quindi, è sì, ci possiamo fidare dell’intuito, ma allo stesso tempo è importante che ogni decisione che prendiamo venga valutata anche dal punto di vista razionale, ovvero utilizzando la nostra mente.

Solo incrociando intuito e raziocinio, possiamo avere un quadro più completo della situazione che stiamo vivendo, delle scelte che possiamo prendere, delle strade che possiamo imboccare nella nostra vita.

Ciò che conta è non limitarsi alla parte razionale, bensì aprirsi alle grandi intuizioni attraverso quella porta magica, accogliente e profonda che è il silenzio.

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