Ma… a cosa servono gli oli essenziali?
Densi, profumati, intriganti… A cosa servono gli oli essenziali e come ci aiutano a raggiungere il benessere psicofisico?
È da tanto tempo che vogliamo dedicare un articolo agli oli essenziali, in particolare alla loro funzione, ovvero a come usare questi prodigiosi “Figli della natura” per migliorare il nostro benessere fisico, psicologico ed emotivo.
Sottolineiamo, come sempre, che il benessere in generale è fatto dall’equilibrio tra corpo, mente ed emozioni, perché quando una di queste aree soffre, anche le altre soffrono di conseguenza.
Questo concetto olistico muove tutto il nostro operato e, nel caso degli oli essenziali, assume un significato ancora più profondo, perché questi rimedi apparentemente fisici, hanno la capacità di agire in modo intenso anche sul nostro benessere mentale ed emozionale.
Vediamo, quindi, cosa sono e a cosa servono gli oli essenziali, con una prima lista di rimedi naturali utili per agire in modo efficace su alcuni disturbi comuni.
Cosa sono gli oli essenziali?
Si tratta di composti che hanno un’origine vegetale, ovvero vengono prodotti a partire da una base vegetale come, ad esempio, le piante, le erbe, i fiori, i frutti, le radici, le spezie, le resine…
Gli oli essenziali sono naturalmente presenti in alcuni vegetali, ma per poterli utilizzare bisogna estrarli. Parliamo, quindi, di estrazione dell’olio essenziale, che è un procedimento molto delicato e che richiede grandi competenze e apparecchiature apposite.
A tal proposito, apriamo subito una parentesi, perché in commercio possiamo trovare oli essenziali di tutti i tipi e di tutti i costi.
Il consiglio è di diffidare degli oli a bassissimo costo, perché nella maggior parte dei casi possono essere stati prodotti senza seguire dei procedimenti idonei, che garantiscono la qualità e il mantenimento delle proprietà, che sono fondamentali per la loro azione terapeutica.
Estrazione oli essenziali a freddo
Detto questo, gli oli essenziali possono essere estratti a freddo, come succede ad esempio per gli agrumi, attraverso metodologie come la pressatura o la spremitura.
Può quindi esserci una distillazione diretta, che è un procedimento che si limita a casi molto speciali, come ad esempio per gli oli essenziali estratti dalle resine, e c’è il procedimento più diffuso, ovvero la distillazione a vapore, che viene effettuata attraverso uno specifico macchinario.
Estrazione oli essenziali enfleurage
Un’altra tecnica di estrazione molto speciale degli oli essenziali è il cosiddetto enfleurage, che viene impiegato soprattutto per estrarre gli oli essenziali da fiori molto delicati.
Estrazione oli essenziali con solventi
Infine, una tecnica che viene impiegata per piante aromatiche pregiate, quali ad esempio il gelsomino e la rosa, che non resistono al calore, prevede l’impiego di specifici solventi per poter estrarre l’essenza. Una volta completata l’estrazione, il solvente viene rimosso per evaporazione.
Queste procedure sono lunghe, particolari e molto costose, ma permettono di ottenere o gli essenziali di qualità e di preservare i loro principi e, di conseguenza, la loro funzionalità.
Estrazione oli essenziali con prodotti tossici…
Perché, purtroppo, è importante dire che esistono anche dei metodi di estrazione degli oli essenziali che avvengono con prodotti tossici a basso costo che non sono rispettosi della materia prima e che possono alterarne la composizione, generando dei prodotti di scarsa qualità, praticamente inefficaci dal punto di vista terapeutico (se non dannosi per l’organismo).
A cosa servono gli oli essenziali?
Per raccontare a cosa servono gli oli essenziali parliamo di “proprietà”, ovvero di funzioni che gli oli essenziali esercitano grazie a proprietà ascritte alla materia prima, sia essa pianta, fiore, erba medicinale, resina…
La proprietà rilassante della camomilla, ad esempio, è ciò che genera la proprietà altrettanto rilassante del suo olio essenziale.
Possiamo dire che gli oli essenziali hanno moltissimi scopi terapeutici e, per comodità, iniziamo a scoprirli dividendo per azione che svolgono in alcuni apparati del corpo umano.
Alcuni oli essenziali svolgono un’azione rasserenante del sistema nervoso centrale, altri possono agire in modo stimolante sull’apparato digerente, mentre altri ancora hanno la capacità di espletare un’azione diuretica, legata quindi all’apparato urinario.
Come non parlare dell’azione che oli essenziali possono svolgere sull’apparato respiratorio, forse tra le più conosciute, in quanto alcuni oli hanno proprietà espettoranti, antinfiammatorie e vengono impiegati con successo nel trattamento della tosse, della secrezione del muco e, in generale, per disinfettare il cavo orale e le vie respiratorie.
Come usare gli oli essenziali per curarsi?
Gli oli essenziali possono essere usati in moltissimi modi, ma la parola d’ordine è cautela, perché quando sono di alta qualità, stiamo parlando di prodotti ad altissima concentrazione e che svolgono un’azione molto intensa e molto profonda sull’area in cui vengono utilizzati.
Il nostro consiglio, quindi, è quello di chiedere sempre consiglio a una naturopata, per capire qual è, o quali sono, gli oli essenziali più adatti per trattare un certo disturbo o raggiungere un certo obiettivo.
Detto questo, è sempre consigliato acquistare oli essenziali puri, mai adulterati e mai diluiti e, come visto, puntare su prodotti di altissima qualità.
Il costo sarà alto? Sì, inutile negarlo, ma acquistando un olio essenziale puro abbiamo la certezza di avere un prodotto sicuro, concentrato e che ci durerà per molto tempo, perché basteranno poche gocce per fare effetto.
Tra i più diffusi modi per utilizzare gli oli essenziali ci sono:
- L’uso topico: si prendono alcune gocce di olio essenziale e le si strofinano sulla parte del corpo interessata. Questo comprende anche i massaggi che vengono fatti con l’ausilio degli oli essenziali, spesso aggiunti a una base di oli o burri vegetali (olio di mandorle, olio di sesamo, burro di karatè…)
- L’inalazione: anche questo è un metodo diffusissimo per utilizzare gli oli essenziali, che può prevedere sia di annusarli, che di bruciarli o vaporizzarli utilizzando gli appositi strumenti.
- L’ingestione: alcuni oli essenziali sono edibili, ovvero possono essere mangiati o bevuti. In questo caso, è importantissimo che sia scritto nella confezione che l’olio essenziale è edibile, altrimenti si possono correre gravi rischi per la propria salute.
Nella naturopatia come si usano gli oli essenziali?
Per capire meglio a cosa servono gli oli essenziali e come si usano in naturopatia, facciamo tre esempi semplicissimi, che ci aiutano a capire il valore e la potenza di questi rimedi naturali.
- Se una persona soffre di tosse, eccesso di muco o raffreddore, la naturopata può consigliare di utilizzare delle essenze balsamiche, come ad esempio l’eucalipto, l’alloro o il pino mugo per vaporizzarle con l’apposito strumento durante la notte, così che possano essere respirate e vadano a disinfettare le vie respiratorie.
- Se un’altra persona è molto stressata, soffre di problemi di ansia e di tensione, la naturopata può consigliare degli oli essenziali calmanti, come ad esempio la lavanda o la camomilla, perché vengano usati per dei massaggi, soprattutto in aree strategiche come possono essere i piedi o le tempie.
- Se, invece, la persona ha bisogno di essere stimolata, perché è giù di morale o di tono fisico in generale, la naturopata può consigliare delle essenze stimolanti che vanno a favorire la concentrazione, la memoria e anche il buon umore, come possono essere ad esempio quelle di agrumi o di certe spezie come la cannella, magari da inalare al mattino appena svegli.
Oggi abbiamo visto a cosa servono gli oli essenziali, con tre esempi comuni. Se questo argomento ti interessa e vuoi scoprire tutte le potenzialità e benefici degli oli essenziali impiegati in naturopatia clicca qui e contattaci, siamo in ascolto.