Sara ha 38 anni, lavora in ufficio e la sua agenda è pienissima di riunioni online. Ogni giorno sta almeno otto ore davanti al computer. Le spalle sono parecchio incurvate e lo sguardo è fisso sullo schermo. All’inizio sente solo una leggera tensione al collo, poi un dolore che sale verso la nuca fino a diventare un mal di testa che non la lascia vivere.

“Sarà stress”, dicono le persone. Ma quel senso di rigidità, la fatica a girare la testa e quella stanchezza perenne fanno capire che c’è qualcosa in più. Il medico le parla di cervicale infiammata, una condizione comune ma spesso sottovalutata, che può compromettere la qualità della vita. E Sara lo sa benissimo.
Cervicale infiammata: sintomi più comuni
Quali sono i sintomi più comuni della cervicale infiammata? Innanzitutto, è bene capire che non si tratta di un semplice dolore al collo. È un disturbo complesso, perché coinvolge muscoli, articolazioni e nervi della parte alta della colonna vertebrale, ovvero le cosiddette vertebre cervicali.
Quando la cervicale è infiammata, i sintomi possono variare da persona a persona, ma ce ne sono alcuni molto diffusi. Il primo è il dolore e la rigidità: il collo è rigido, le spalle lo sono altrettanto, soprattutto quando ci svegliamo al mattino o dopo tante ore nella stessa posizione, come quando incurviamo le spalle e teniamo lo sguardo fisso sullo schermo.
La cefalea cervicale è un mal di testa che parte dalla nuca e si irradia fino alla fronte. Fa male, sì, ma non è un dolore martellante o pungente: è continuo, diffuso, e sembra non smettere mai.
Ci sono poi le vertigini o la sensazione di instabilità, dovute alla tensione muscolare e alla cattiva circolazione della zona cervicale. È uno dei sintomi più pericolosi, perché può compromettere la qualità della vita. Quando non siamo stabili, infatti, facciamo fatica a fare tutto: a stare in piedi, muoverci, guidare o cucinare.
A volte si avvertono formicolii alle braccia e alle mani: può essere segno di una compressione dei nervi. In generale, se la cervicale è infiammata, i sintomi più comuni sono un dolore diffuso che può raggiungere la schiena, toccare le scapole e accompagnarsi a una sensazione di pesantezza. In più, quando la cervicale è infiammata, anche movimenti semplici come girare la testa o chinarsi possono sembrare un’impresa. Tutto questo porta stress, insonnia e difficoltà di concentrazione, perché ci sentiamo come se qualcosa non andasse.
Le cause della cervicale infiammata

Le cause dell’infiammazione cervicale sono multifattoriali, cioè possono derivare da un mix di cattive abitudini che, sommate nel tempo, generano tensioni e infiammazioni che diventano croniche. Tra le principali troviamo la postura scorretta: stare seduti davanti al computer troppo a lungo, guidare per ore o dormire in posizioni sbagliate. Anche tenere il capo chino sullo smartphone per molto tempo affatica e infiamma i muscoli.
Poi c’è lo stress emotivo. Le tensioni psicologiche si somatizzano proprio nella zona delle spalle e del collo, che si incurvano, si irrigidiscono e si appesantiscono, dando origine al dolore cervicale.
Anche la sedentarietà o la mancanza di esercizio fisico regolare influiscono: il corpo è una macchina che ha bisogno di essere mossa e mantenuta attiva per restare in forma. Se restiamo sempre seduti, i muscoli si irrigidiscono.
Altre cause possono essere i colpi di freddo o l’esposizione a correnti d’aria, ma anche i traumi o microtraumi, come il classico colpo di frusta. Infine, il bruxismo o la tensione mandibolare possono influire sul tratto cervicale superiore: se ne sospetti la presenza, è sempre bene rivolgersi anche a un dentista.
Tornando a Sara, lei aveva tutte le carte in regola per soffrirne: tante ore al computer, poca attività fisica e tanto stress. Aveva provato cerotti, pomate e antidolorifici che le davano sollievo immediato, ma appena sospendeva, il dolore tornava. Finché un giorno scoprì la massoterapia.
La massoterapia per la cervicale

La massoterapia è una tecnica manuale che agisce sui muscoli e sui tessuti con l’obiettivo di ridurre le tensioni, migliorare la circolazione e favorire il rilascio delle contratture. Quando la cervicale è infiammata, la massoterapia allevia i sintomi, ma fa molto di più: lavora sulla causa profonda, ovvero lo squilibrio muscolare e la cattiva postura.
Questa pratica decontrae i muscoli del collo e delle spalle, stimola la circolazione del sangue e della linfa, favorisce l’eliminazione delle tossine e fa tornare il flusso sanguigno a scorrere bene nella zona cervicale. Inoltre, riduce l’infiammazione e il dolore, riequilibra la postura, migliora la mobilità articolare e favorisce il rilassamento mentale grazie alla liberazione delle endorfine, gli ormoni del benessere.
Durante una seduta, il massoterapista, un professionista formato, esegue manovre mirate nella zona cervicale e dorsale, combinando diverse tecniche: dalle pressioni ai movimenti lenti e superficiali, fino a quelli più profondi, soprattutto sui muscoli trapezi, paravertebrali e sternocleidomastoidei. Il trattamento può includere impastamenti, frizioni, pressioni profonde, mobilizzazioni dolci e manovre di drenaggio.
Già dopo i primi trattamenti molte persone riferiscono una riduzione del dolore e una sensazione di maggiore leggerezza nella zona cervicale. È un benessere che coinvolge tutto il corpo, perché corpo, mente ed emozioni sono inscindibilmente collegati.
Il benessere che va oltre il dolore
Dopo il terzo trattamento di massoterapia, Sara sente una sorta di pace interiore. Il dolore è diminuito, ma lei si sente soprattutto più calma. Respira meglio, dorme più profondamente e si sveglia più energica. Questo accade perché la massoterapia agisce anche sulla mente e sulle emozioni: quando i muscoli si rilasciano, la mente si rilassa e il corpo si riequilibra, permettendo di recuperare energia e vitalità.
Quando intervenire sulle cervicali infiammate

Quando intervenire in caso di cervicale infiammata? La risposta è: subito. Molte persone tendono a ignorare i primi segnali: un leggero fastidio al collo, un formicolio, un mal di testa che va e viene, o una sensazione di instabilità. Ma se questi sintomi vengono trascurati, il problema può peggiorare rapidamente.
Ecco perché è importante agire nelle fasi iniziali della cervicalgia per evitare che diventi cronica. La massoterapia, unita a semplici esercizi di stretching e a una migliore postura, può trattare con successo il problema e prevenire ricadute.
E Sara?
Oggi ha cambiato le sue abitudini. Fa pause regolari ogni 30 o 40 minuti, muove le spalle e il collo, mantiene una postura più corretta, esegue esercizi di mobilità e respira profondamente. Evita i colpi d’aria e gli sbalzi di temperatura, ma soprattutto dedica del tempo al rilassamento, perché ha capito che la cervicale è lo specchio delle tensioni emotive.
Quando esce dall’ultima seduta di massoterapia, il cielo è grigio, ma lei si sente azzurra, leggera. Ora ascolta il suo corpo, riconosce i segnali e si prende cura di sé non solo quando il dolore è insopportabile, ma ogni giorno.
Perché curare la cervicale non significa solo eliminare un sintomo. Significa ritrovare benessere, equilibrio, respirare meglio e riscoprire che il corpo è un’unica entità, in accordo con la mente e le emozioni.
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