Lo Yoga, come tutte le discipline olistiche, vede le proprie origini in Oriente, migliaia di anni fa.
Una storia ultramillenaria che, pare, si sia sviluppata a partire dal 5000 a.C. Di fatti, le prime monete e tavolette raffiguranti alcuni Asana – posizioni Yoga – risalgono proprio a quel periodo.
Dobbiamo, invece, aspettare fino al 3000 a.C. per trovare le prime testimonianze in grado di accertare la divulgazione e l’insegnamento dello Yoga, in quanto disciplina.
Ma chi ha inventato lo Yoga?
Chi ha iniziato a praticare per la prima volta, questa disciplina così benefica e rilassante?
Le sue origini, pare siano proprio misticamente collegate ad un piccolo pesciolino curioso.
La leggenda narra di una “mitologica” lezione di Yoga tra Shiva e la sua amata, Parvati (divinità dell’Induismo). Ad assistere a questa lezione vi era, però, un piccolo ospite “indesiderato”, del quale nessuno si era accorto. Un piccolo pesciolino curioso, intento ad ascoltare ed apprendere tutte le lezioni che Shiva stava impartendo a Parvati. I segreti dello Yoga, non potevano essere ascoltati, né tantomeno, divulgati tra i “comuni mortali”, ma quel piccolo pesciolino, stava apprendendo davvero tutti i misteriosi concetti e principi alla base della disciplina. Una volta finita la lezione il piccolo essere acquatico, riuscì a scappare, cercando di tenere a mente tutto ciò che aveva imparato.
Iniziò subito a mettere in pratica le lezioni, riuscendo a trasformarsi in essere umano. Quella fu la nascita o meglio, metamorfosi, del primo maestro Yoga, la cui missione, da quel giorno, fu insegnare al genere umano le incredibili arti yogiche.
Ecco, dunque, come viene spiegata la nascita dello Yoga, dalla mitologia induista.