È vero che la tecar terapia ha controindicazioni?
Molte persone ci chiedono se la Tecar terapia ha controindicazioni e la risposta è no, però bisogna fare attenzione perché ci sono alcune fasce di pazienti che, per problematiche in corso, non possono sottoporsi a questo trattamento.
Di chi stiamo parlando?
Di persone che portano il pacemaker, di chi è particolarmente sensibile alle alte temperature (lo vedremo nel dettaglio tra qualche riga) e anche delle donne in gravidanza, perché in questi tre casi la Tecar può avere delle controindicazioni, legate soprattutto al sistema cardiocircolatorio.
Ci teniamo ad essere chiari su questo, perché su questo aspetto se ne sente di ogni, quando invece è bene conoscere la Tecar terapia nel dettaglio per capirne sia il funzionamento che i benefici.
Come funziona la tecar?
La Tecar terapia è un trattamento definito elettromedicale, perché lo si fa attraverso una specifica strumentazione che si basa sul principio del condensatore, ovvero genera calore nell’area che ha bisogno di essere trattata.
Impiegata soprattutto nella fisioterapia, la Tecar ha dimostrato di offrire importanti risultati nel recupero dei traumi e anche delle patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
In sostanza, si tratta di un particolare massaggio che viene eseguito dall’operatore attraverso una strumentazione che funziona in due modalità: la prima è quella “capacitiva” che serve per trattare i problemi ai tessuti molli, mentre la seconda è la “resistiva” e serve per trattare i disturbi alle ossa, articolazioni e alle cartilagini.
Terapia del calore
Il principale effetto della Tecar è l’aumento del microcircolo, l’aumento della temperatura interna e la vasodilatazione.
Con la Tecar si va, infatti, ad attivare la cosiddetta term terapia, ovvero la terapia del calore, e sappiamo che il calore viene usato con scopi terapeutici, come succede anche nei casi del laser e degli ultrasuoni.
Quali sono le differenze? Che laser e ultrasuoni producono essi stessi calore che trasferiscono al corpo, mentre la Tecar terapia fa sì che sia il corpo a produrre calore (che in questi casi si chiama calore endogeno).
Tecar terapia e modalità
Come accennato, la Tecar terapia lavora con la modalità capacitiva e la modalità resistiva.
Cosa significa?
La modalità capacitiva viene utilizzata per trattare i problemi ai tessuti molli, che hanno una resistenza bassa alla corrente. Parliamo di pelle, di muscoli e anche di vasi sanguigni e vasi linfatici.
In questo caso, la Tecar può essere utilizzata per migliorare il sistema cardiocircolatorio, la circolazione linfatica, per trattare problemi a muscoli danneggiati o stirati e anche a disturbi che interessano il tessuto connettivale.
La Tecar terapia impiegata in modalità resistiva, invece, si usa su quelle parti del corpo che hanno un’alta resistenza al passaggio di corrente e che sono le ossa, le cartilagini, le articolazioni, ma anche i tendini e legamenti.
Quali sono i principali effetti della Tecar?
È importante considerare che l’operatore va a trasferire una certa quantità di energia in base all’obiettivo che si propone di raggiungere.
Gli effetti sono quindi variabili in base al problema da risolvere e i principali sono tre, ovvero l’aumento del microcircolo, l’aumento della temperatura interna e la vasodilatazione.
L’incremento del microcircolo permette di aumentare la circolazione del sangue all’interno dei capillari, venule… e questo va a ridurre le infiammazioni e i dolori che possono essere stati causati da lesioni muscolari.
I benefici del calore
Cosa dire dell’incremento della temperatura interna? Questo è un tema molto interessante, perché quando la temperatura interna aumenta, aumenta a sua volta il flusso sanguigno, migliora la circolazione linfatica e il drenaggio e avvengono delle trasformazioni energetiche, fino alla vera e propria riparazione cellulare.
Ecco perché la Tecar terapia viene impiegata, per trattare infiammazioni anche croniche, rigidità delle articolazioni e fibrosi ai tessuti.
A tal proposito, è importantissimo notare che la Tecar terapia va a rilasciare endorfine, a causa dell’aumento della temperatura interna. Questo aspetto deve essere estremamente ben dosato dall’operatore e, quando lo è, la persona avverte un’immediata sensazione di benessere e di sollievo dal dolore.
Perché dopo la teca mi fa male?
Alcune persone lamentano dolore dopo la Tecar terapia, soprattutto nell’area che è stata sottoposta al trattamento, mentre altre parlano anche di leggere ustioni.
A noi, qui in studio, questo non è mai successo, per cui possiamo pensare che siano state causate da un utilizzo improprio dello strumentazione, come un’errata scelta di metodologia del macchinario (modalità capacitiva o resistiva).
Anche l’aumento del dolore o il gonfiore sono effetti collaterali rarissimi e, solitamente, legati a un errato utilizzo dello strumento, perché la Tecar va a migliorare la circolazione del sangue delle linfe, per cui il gonfiore dovrebbe sparire o perlomeno diminuire!
Chi non può fare la tecar?
Come accennato all’inizio, ci sono delle persone che, per problemi, disturbi, stati o patologie in corso, dovrebbero sottoporsi alla Tecar terapia con molta cautela o, evitarla.
Nel dettaglio, si tratta di tutte quelle persone che, per cause diverse, stanno vivendo un periodo in cui la temperatura interna del corpo è già sottoposta a forti scompensi, o di casi in cui hanno dei sistemi meccanici incorporati, con cui la Tecar terapia può creare frizione, come il peacemaker.
In altri casi, si tratta di persone che hanno una forte sensibilità alla temperatura, come pazienti affetti da arteriopatie scompensate e donne in gravidanza, perché in questo periodo della loro vita non è consigliato attivare delle variazioni di temperatura nel corpo.
Controindicazioni per la formazione di cellule tumorali?
Chiudiamo questo articolo sulla controindicazioni della Tecar terapia con un accenno ai tumori. Non ci sono studi scientifici che dimostrino che la Tecar terapia possa provocare la crescita di cellule tumorali già esistenti, o diffonderle per via ematica o linfatica.
In casi così delicati, il paziente può però chiedere consulto al medico oncologo e, per questioni di prudenza, l’operatore deve essere assolutamente informato dei pregressi.
Come visto, quindi, la Tecar terapia non ha delle controindicazioni sulle persone, ma è bene che alcune categorie non la facciano oppure la rimandino ad altri periodi della loro vita.
Se questa terapia ti affascina e senti che può essere utile per trattare problemi o disturbi per cui hai provato tante cose ma nessuna ti ha fatto stare meglio, contattaci con fiducia.