Corsi Reiki riconosciuti negli ospedali e nelle strutture mediche: l’energia a fianco della medicina tradizionale
Molte persone possono pensare che la medicina cosiddetta ‘alternativa’ non venga considerata dai medici occidentali, ovvero da chi ha una formazione che possiamo chiamare ‘tradizionale’.
Su questi termini ci sarebbe da discutere. Ma in questo articolo vogliamo sfatare il falso mito che la medicina tradizionale è in disaccordo con quella olistica e anche fare qualcosa in più. Parlare dei corsi Reiki riconosciuti negli ospedali e nelle strutture mediche del nostro paese.
Ci limitiamo all’Italia, perché sono diversi i paesi del mondo dove il Reiki viene impiegato come terapia negli ospedali pubblici, basti pensare ai paesi orientali come l’India o la Thailandia, dove le strutture propongo da sempre un’unione di medicina olistica alle terapie mediche occidentali.
Il corsi Reiki riconosciuti negli ospedali e nelle strutture mediche sono oggi una realtà nota e interessante, che vogliamo raccontarti. Non solo per scoprire l’evoluzione di questa tecnica, ma anche per aiutarti a comprendere il valore dei corsi che teniamo qui nel nostro studio.
Facciamo un passo indietro: cos’è il Reiki
Il Reiki è universalmente conosciuto come una tecnica di guarigione molto antica, dove l’operatore attinge all’energia vitale dell’Universo e la emana attraverso le mani, che vengono imposte sulla persona che sta trattando.
Secondo diverse fonti, il Reiki è stato creato da Mikao Usui alla fine del 1800. Oggi questa tecnica viene appresa, insegnata, studiata e praticata in tutto il mondo con scopi terapeutici anche molto diversi fra di loro.
Il Reiki può, infatti, essere praticato per alleviare il dolore, per ridurre lo stress, per trattare ogni malanno o disturbo fisico, mentale ed emozionale.
È tutta una questione di energia
Il Reiki e la sua potenza possono essere compresi solo se abbracciamo l’idea che siamo fatti di energia e che ogni singola cosa che esiste in questo modo lo è altrettanto.
Sappiamo che questa visione può essere un po’ particolare. Ma una volta accolta, possiamo comprendere come funziona il Reiki e anche quali sono i suoi benefici.
L’operatore attinge, infatti, dall’inesauribile fonte di energia universale, che scorre anche attraverso il nostro corpo.
Meridiani, Chakra, Nadi…ogni cultura chiama e modifica questi canali a modo suo. Ciò che conta è che l’energia che vi scorre può, per mille e più motivi, scarseggiare o addirittura esaurirsi, generando disturbi, sofferenza e malattie.
Uno degli scopi del Reiki è, quindi, quello di ripristinare il flusso energetico originale. Per permettere al corpo di attivare quello che è il processo di auto-guarigione, ovvero la naturale capacità di riportarsi in una situazione di equilibrio e di benessere.
Corsi Reiki riconosciuti negli ospedali: l’esperienza sui pazienti oncologici
Secondo quanto riportato dal magazine Clarin, la pratica del Reiki viene oggi impiegata in più di mille ospedali nel mondo.
Negli States sono più di 800 le strutture dove il Reiki viene praticato, nel Regno Unito ce ne sono 61 di verificati e 12 si trovano a Madrid in Spagna.
L’articolo riporta di molti altri paesi in cui il Reiki viene praticato nelle strutture mediche, dalla Svizzera alla Francia, dal Portogallo all’Argentina, fino al Brasile, Porto Rico, Bolivia, Messico e Kenya.
https://www.reiki.org/articles/reiki-hospitals
Il Reiki negli ospedali italiani
Ora, i corsi Reiki riconosciuti negli ospedali sono arrivati anche in Italia.
Il COES (Centro Oncologico delle Molinette di Torino) ha eseguito uno studio pilota con risultati stupefacenti. Il 98% dei pazienti trattati con il Reiki ha dichiarato di avere avuto benefici psicofisici.
I pazienti hanno parlato di rilassamento generale, di diminuzione dell’ansia, di una piacevole sensazione di calore. Il tutto, assieme a un buon miglioramento dell’umore, cosa che nei pazienti oncologici è un traguardo stupendo da raggiungere.
https://iomn.it/progetto-reiki-in-hospice-e-oncologia/
Le applicazioni del Reiki negli ospedali italiani che abbiamo reperito in rete sono molte.
I dati possono naturalmente cambiare dal momento della redazione di questo articolo. Ma la presenza del Reiki nelle strutture sanitarie testimonia un’unione sempre più salda e armoniosa fra medicina olistica e medicina tradizionale.
A Milano, l’ospedale San Carlo Borromeo ha impiegato il Reiki nel trattamento dell’emicrania. Mentre l’istituto nazionale tumori lo ha utilizzato presso la divisione di cure palliative.
Ci sono moltissimi altri esempi di applicazione del Reiki nelle strutture sanitarie da nord a sud del paese. Ed è importante considerare che l’OMS, riconosce il Reiki, come cura complementare non farmacologica. Ovvero che è complementare alle tecniche tradizionali e che non prevede l’assunzione di farmaci.
Nelle strutture mediche del nostro paese, il Reiki è stato quindi impiegato nel trattamento del dolore, delle dipendenze e anche di patologie gravi come abbiamo visto (tumori su tutte) con risultati molto interessanti.
La sua azione terapeutica ha aiutato i pazienti a migliorare il loro benessere psicofisico, a rilassarsi, ad acquisire un umore migliore, il che si traduce in una maggiore voglia di sconfiggere la malattia e di vivere.
Corsi Reiki riconosciuti per lavorare negli ospedali
C’è ancora tanta strada da fare per unire il meglio della scienza moderna con la medicina olistica, ma la presenza di tanti test e di studi sul Reiki negli ospedali è incoraggiante.
Qualcuno diceva che noi siamo il cambiamento che vogliamo veder accadere nel mondo, quindi le persone formate nel Reiki possono proporsi per eseguire trattamenti ai pazienti, aprendo magari le porte a un’unione ancor più salda fra i dogmi della medicina occidentali e la forza delle terapie olistiche.
Per questo, nel nostro studio puoi sia beneficiare dei trattamenti di Reiki, che chiederci informazioni sui corsi Reiki che teniamo per formare gli operatori sul territorio nazionale.
Contattaci qui per maggiori informazioni.